Michele Elia
Michele Elia si è laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino nel 1970 e ha svolto tutta la carriera presso quest’università ricoprendo anche ruoli di tipo accademico-dirigenziale. Dal 1990 è stato ordinario di Teoria dell’informazione ed ha insegnato Information theory and Coding, e Cryptography presso la stessa università fino al pensionamento nel 2015.
La sua attività si è svolta nel settore ICT sia su un piano puramente teorico, sia con seguiti applicativi concernenti lo sviluppo di programmi di carattere ingegneristico.
Ha iniziato con lo studio dei codici di gruppo per il canale gaussiano, ossia di costellazioni regolari di punti nello spazio, impiegati ora nei sistemi cellulari. Si è poi interessato della teoria dei codici correttori d’errore, proponendo un algoritmo di decodifica algebrica del codice di Golay perfetto. Riguardo all’aspetto applicativo, ha contribuito, per la parte dedicata ai codici algebrici, allo sviluppo di TOPSIM, un package per la simulazione dei sistemi di comunicazione prodotto nel Politecnico di Torino.
La seconda parte della sua carriera è stata segnata dalla crittografia, sia per lo studio di algoritmi veloci, per operazioni sui campi finiti, realizzabili in hardware col minimo numero di gate; sia per lo studio approfondito di algoritmi crittografici, che lo hanno portato a interessarsi di equazioni diofantee sui campi di numeri algebrici e alle curve ellittiche sui campi finiti.
Durante la sua carriera è stato visiting professor in molte università tra cui l’Universitat Politecnica de Cataluna, la University of Campinas in Brasile, la Notre Dame University in USA, la University of Zurich, e la University of Delhi.
E’ membro della New York Academy of Sciences, e Life Senior member IEEE.
Titolo dell'intervento: "Il destino dei profeti: Robert M. Fano"
Abstract
La visione dello sviluppo tecnologico e della scienza di Robert Mario Fano possiede un qualcosa d’incantato e misterioso per le previsioni straordinariamente precise del futuro e per il modo accessibile, quasi dimesso ma convincente di presentarle. Come i profeti di ogni tempo egli fu forzato da infausti eventi a lasciare il proprio paese per raggiungere, in maniera che si può dire avventurosa, il luogo dove si stava forgiando il futuro e la società tecnologica che stiamo vivendo, e di cui Fano divenne uno degli artefici principali.
Nella breve disamina si ricorderà la multiforme formazione che portò Robert Mario Fano a dare contributi fondamentali sia nella nascente teoria dell’informazione, sia nell’emergente computer science.
Nel tragico e favoloso decennio 1939-1948, Fano fu docente al MIT, lavorò sul signal processing, si avvicinò alle telecomunicazioni e alle comunicazioni digitali, cui darà nel decennio successivo contributi teorici fondamentali.
Come iniziatore, o meglio inventore del time-sharing, Fano ha aperto la via ai moderni sistemi operativi così efficienti e così silenziosamente pervasivi nei nostri calcolatori portatili che ci assistono nella vita di ogni giorno.
Era destino che fosse un profeta. Robert Mario Fano è vissuto in un rivoluzionario momento storico, e costretto da eventi imponderabili a operare nell’ambiente culturale e tecnologico più fertile e stimolante del pianeta. Ha contribuito in modo importante con idee e dedizione a quello sviluppo che ha cambiato il mondo. E’ stato un rivoluzionario, ma con la pacatezza e la tenacia delle sue radici piemontesi.
Nato a Varmo (UD) nel 1940, si è Laureato in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino nel 1963 con una borsa Fulbright per gli Stati Uniti, ed ha trascorso un anno accademico al MIT di Boston dove ha conseguito nel 1966 il Master of Science in Electrical Engineering.
Nel Politecnico di Torino ha percorso i vari gradi della carriera accademica diventando Professore Ordinario di Comunicazioni elettriche.
Ha insegnato nei vari anni corsi di Teoria dell’informazione, di Comunicazioni elettriche e di Elettronica. Il settore principale di ricerca al quale si è dedicato con i suoi collaboratori è stato quello dei satelliti per telecomunicazioni, area nella quale furono attuate importanti collaborazioni con ESA, l’Agenzia spaziale europea.
Per un triennio, dal 1981 al 1984, è stato Prorettore. Ha diretto per due mandati il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni.
É stato eletto Sindaco di Torino nel giugno del 1993 e confermato nelle elezioni del 1997. Nel clima di rinnovamento della città, nel 1997 è maturata l’idea della candidatura di Torino per le Olimpiadi invernali del 2006.
Alla fine del suo secondo mandato di Sindaco, nel 2001, ha iniziato a tempo pieno il suo impegno nel ruolo di Presidente del Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici.
Il successo dei Giochi di Torino ha avuto una eco unanime a livello internazionale e la città con questo evento ha chiuso una pagina importante della sua storia per aprirne una nuova.
Ha lasciato il Politecnico nel 2002. Dal 2013 è Presidente del Conservatorio Musicale di Torino.
Titolo dell'intervento: "Fano e il MIT nei Fabolous '60s"
Abstract
L’anagrafe mi ha regalato la fortuna di trascorrere un anno al MIT proprio quando nasceva il mondo digitale fondato sulla teoria di Shannon e sullo sviluppo dell’elettronica. In questa mia testimonianza racconto lo straordinario fermento intellettuale di quegli anni come l’ho vissuto incontrando alcuni dei pionieri di quella avventura tra i quali naturalmente Robert Fano.
Laureato in Matematica presso l'Università di Torino nel 1965, ha svolto in questo Ateneo tutta la propria carriera accademica, prima come asssitente e poi, dal 1975, come professore ordinario di Geometria Superiore, ricoprendo anche le cariche di Direttore del Dipartimento di Matematica, Preside della Facoltà di Scienze MFN, Vicerettore e Prorettore. E' stato membro del Comitato per la Matematica del CNR e del Consiglio Universitario Nazionale, nonché Presidente dell'Unione Matematica Italiana, membro dell'Executive Committee dell'European Mathematical Society e capo della delegazione italiana presso l'International Mathematical Union. Socio dal 1986 dell'Accademia delle Scienze di Torino, ne è stato Presidente dal 2012 al 2015. Attualmente fa parte del Consiglio Generale della Compagnia di SanPaolo. La sua ricerca scientifica ha avuto come oggetto la Geometria Algebrica, con particolare riguardo allo studio dei problemi di (uni)razionalità per le Varietà di Fano, così chiamate in onore di Gino Fano (1871-1952), padre di Robert Fano, che per primo le ha studiate e classificate.
Titolo dell'intervento: "In loving memory of my father"
Abstract
Nel 2002, in occasione del cinquantenario della morte di Gino Fano (1871-1952), padre di Robert Fano, abbiamo organizzato all'Università di Torino una "Fano Conference" della durata di una settimana, nel corso della quale 60 dei più noti studiosi della teoria e della classificazione delle Varietà di Fano hanno esposto i loro risultati più recenti. Gino Fano è stato professore di Geometria nell'Università di Torino e ha studiato per tutta la vita le varietà che oggi portano il suo nome, dimostrando importanti risultati e dando inizio a una serie di ricerche che ancora oggi vengono perseguite in tutto il mondo e che costituiscono una parte importante della Geometria Algebrica contemporanea. Roberto Fano non poté partecipare alla conferenza, come avrebbe fortemente desiderato, ma inviò un testo che venne letto nel corso della cerimonia inaugurale. Si tratta di un documento molto significativo sia dal punto di vista scientifico che da quello umano , che leggerò e commenterò nel corso del mio intervento.
Felice Cardone è nato nel 1960 a Torino, dove si è laureato in Filosofia nel 1983. Dopo il conseguimento, nel 1990, del Dottorato di Ricerca in Informatica, ha insegnato presso le Università di Milano, di Milano-Bicocca e, dal 2008, presso l'Università di Torino, dove è attualmente professore associato. Argomenti dei suoi corsi, oltre alla programmazione, anche i fondamenti logico-matematici dell'informatica e ultimamente anche la storia dell'informatica. La sua attività di ricerca si è concentrata sull’applicazione di tecniche che provengono dalla logica matematica e dalla teoria delle categorie allo studio di alcuni aspetti dei linguaggi di programmazione, specialmente i sistemi di tipi, in particolare tipi definiti ricorsivamente, con la relativa semantica formale.
Più recentemente ha condotto ricerche su aspetti storici, fondazionali e filosofici dell’informatica in quanto scienza, in particolare l'evoluzione del lambda-calcolo, i fondamenti della teoria della calcolabilità in relazione alla semantica dei linguaggi di programmazione e le basi concettuali del formalismo delle reti di Petri.
È stato membro del consiglio direttivo della Associazione Italiana di Logica e sue Applicazioni, e del comitato di programma del congresso internazionale History and Philosophy of Computing nelle ultime due edizioni.
Titolo dell'intervento: "Robert Fano e la vita sociale dei computer"
Abstract
Da un lungo viaggio in treno nel 1962 al progetto che ha cambiato l’aspetto del computer: l’attività di
Robert Fano alla guida del Project MAC verrà inquadrata nel contesto generale della nuova concezione
del computer come strumento di comunicazione, insieme ai contributi di pionieri come Bush, Engelbart
e Licklider.